Vivere più a lungo e tagliare nettamente il rischio di patologie invalidanti, senza spendere un euro in palestra: la ricetta è semplice come andare in bicicletta. Recarsi regolarmente al lavoro su due ruote permette quasi di dimezzare il rischio di ammalarsi di cancro o al cuore, come rivela uno dei più ampi studi mai compiuti su modalità di pendolarismo e aspettativa di vita, pubblicato sul British Medical Journal. Un gruppo di ricercatori dell’Università di Glasgow ha studiato per cinque anni le abitudini di trasporto giornaliero di 263.450 lavoratori britannici di età media di 53 anni, a cui è stato chiesto se andassero al lavoro in auto, in treno, con i mezzi pubblici, in bici, a piedi o con soluzioni miste. Nell’arco di tempo considerato, sono morte 2.430 persone, 3.748 hanno ricevuto una diagnosi di cancro e 1.110 hanno avuto problemi di cuore. Coloro che andavano al lavoro in bici hanno mostrato di correre un rischio di morte inferiore del 41% rispetto a chi si spostava in modo sedentario, in auto o con i mezzi pubblici. In particolare i pendolari su due ruote hanno anche avuto un rischio inferiore del 52% di morire per problemi di cuore e il 40% in meno di probabilità di morire di cancro; il 46% di probabilità in meno di sviluppare problemi cardiaci e il 45% in meno di ammalarsi di cancro. Anche camminare o sfruttare modalità miste di trasporto hanno dato benefici, seppur meno evidenti.